Spettacoli 27 luglio 2024

Umbria Danza Festival

Sabato 27 luglio h 18:00
Sala Sant’Anna, Perugia

Don’t worry, I really like it (working title)

coreografia e performance: Giorgia Lolli

sguardo esterno Kirsi Monni e Jana Unmüssig
creato nel contesto di Helsinki University of the Arts – Master in Choreography
con il sostegno di Progetto HOME Centro Creazione Coreografica/Dance Gallery Perugia 2024
produzione Anghiari Dance Hub

Don’t worry, I really like it è un progetto di ricerca sulla materialità del corpo. Mi rivolgo per la prima volta al mio, con l’urgenza di scuotermi qualcosa da addosso. Questo risultato scenico si intreccia con interrogativi sull’identità femminile, sulle politiche dell’essere osservate e sul senso di “feelingseenness” legato alla vulnerabilità della scena. Cercando leggerezza in questo processo di creazione, ho finito per fare ricerca sul peso – una testimonianza dell’audacia dell’autenticità o del potere di abbracciare le proprie contraddizioni. Ho rivolto il mio interesse alle potenzialità insite nella carne. In questo scenario appiccicoso, il risultato è una sinfonia asciutta e impenitente in cui questioni legate all’identità, allo sguardo e alla performatività sono al centro della scena in Calvin Klein – una danza di paradossi dall’eco così insistente che persino la mia crisi esistenziale non ha resistito a battere il piede.

Don't worry, I really like it (working Title)
ph. Daniel Motola
BIOGRAFIA

Giorgia Lolli (1996) è danzatrice e autrice di Reggio Emilia, al momento impegnata negli studi magistrali in Coreografia alla Theater Academy di Helsinki. Il suo lavoro coreografico attraversa diverse piattaforme, tra cui Anghiari Dance Hub, Vetrina della Giovane Danza d’Autore, e le azioni di residenza Boarding Pass a Kaunas, Cracovia, Buenos Aires e Tunisi. Dal 2022 è insegnate Dance Well – Movement research for Parkinson’s, all’interno del progetto europeo coordinato da Operaestate. Nell’ultimo anno, ha danzato in How the Land Lies di Bianca Hisse e Laura Cemin (Aerowaves 2023), è selezionata per Nuovo Forno del Pane, progetto di residenza curato dal MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna. Con Eat me vince insieme a Sophie Claire Annen e Sebastian Kurtén DNAppunti Coreografici 2023.

Don't worry, I really like it (working Title)
ph. Sara Lando

Sabato 27 luglio h 18:30
Sala Sant’Anna, Perugia

All you need is

concept & coreografia Emanuele Rosa e Maria Focaraccio
con Emanuele Rosa, Maria Focaraccio, Armando Rossi

musica David Gold & Gordon Rees, John Surman, Bee Gees
luci Cristina Spelti
coproduzione C&C Company e S’ALA / spazio per artist+
con il sostegno di Twain Centro di Produzione Danza, PERIFERIE ARTISTICHE_Centro di rsidenza del Lazio, KOMM TANZ / Passo Nord, CURA – Centro Umbro Residenze Artistiche, Corsia Of – Centro di Creazione Contemporanea, Micro Teatro Terra Marique, in residenza presso PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio/TWAIN

Riconoscimenti:
“Premio del Pubblico” a Les Lendemains Qui Dansent 2024. Creazione vincitrice Premio Twain_direzioniAltre 2022 e selezionata alla Vetrina della giovane danza d’autore eXtra 2022 – azione del Network Anticorpi XL. Progetto vincitore del bando Start and Go (progetto del Comune di Genova).

Partendo da figure di alcuni balli di coppia tradizionali all you need is intende esplorare e mettere in discussione la logica delle opposizioni binarie che dominano il nostro sistema di pensiero, la nostra cultura e la nostra società attraverso l’intromissione di un terzo elemento. Una danza a tre fatta di continui incastri, equilibri e interconnessione fisica prende forma, come metafora di una diversa costellazione di relazione. Di che cosa si ha bisogno per continuare a coesistere in una relazione tra più di due elementi? Com’è possibile trovare e mantenere l’equilibrio ed il ritmo tra tutti? A quale costo?

DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PRATICA DI LAVORO

La pratica della danza di Emanuele e Maria si incentra sull’identità e la questione di genere. Facendo attenzione a non prendersi troppo sul serio e lasciando un velo di ironia sui temi indagati, i due autori portano in scena, edulcorato, il mondo che li circonda. Il loro intento è quello di distorcere ed estraniare il binarismo di genere per smascherarne l’artificiosità.
Qual è l’essenza dell’espressione di ognuno? Cosa ci rende diversi? Cosa invece uguali? Quali intenzioni si celano dietro le azioni o i movimenti? Nel tentativo di rispondere a queste domande, Emanuele e Maria cercano il coraggio e l’onestà di ammettere e accettare la propria identità attraverso la fisicità e il movimento, concentrandosi sulla diversità, la fragilità e la vulnerabilità di ogni corpo e persona. In all you need is i due autori hanno basato la loro ricerca del movimento sui temi dell’attrazione, del desiderio e dell’amore, esplorandoli all’interno di una costellazione di tre persone. All’interno di questa relazione fatta-di-tre e non-più-di-due i due autori hanno tentato di trovare un nuovo equilibrio e un ritmo comune, cercando la parola mancante alla frase: all you need is…
“Love” è la parola che i Beatles trovarono nel 1967 per completare il titolo di uno dei loro capolavori. Per quanto si possa universalizzare amore come hanno fatto loro, si può davvero contemplare l’amore al di fuori del DUE? Possiamo fare una cosa del genere? E abbiamo davvero bisogno di ciò che desideriamo? O il “volere qualcosa” è forse il risultato di un processo di imitazione? Di voler imitare gli altri a tutti i costi per sentirsi un po’ meno soli, un po’ meno diversi, un po’ meno…?

ph. Sara Meliti
All you need is
BIOGRAFIA

EM+ è il progetto che unisce le pratiche coreografiche di Emanuele Rosa e Maria Focaraccio. Il primo lavoro “HOW TO _ just another Boléro” (2021) è progetto vincitore di Call from the Aisle 2021, selezionato alla Vetrina della giovane danza d’autore eXtra 2021 e a dFeria 2023 (San Sebastián, Spagna).Il secondo lavoro di EM+, “All you need is“ (2022), è vincitore del Premio TWAIN Direzioni Altre 2022 e selezionato alla Vetrina della giovane danza d’autore eXtra 2022.Emanuele e Maria sono artisti associati di C&C Company, co-produttore dei loro lavori insieme a S’ALA / spazio per artist+; i lavori di EM+ vengono presentati in numerosi festival e rassegne italiani, ma anche internazionalmente in Spagna, Portogallo e Grecia. Nel 2023, Emanuele e Maria vengono selezionati come artisti di ResiDance XL – azione del Network Anticorpi. Inoltre entrano a far parte del progetto Crossing the Sea e sono invitati alla sezione Visiting del progetto europeo Big Pulse nell’ambito del Festival Tanec Praha, Praga – Giugno 2023.

All you need is
ph. Andrea Macchia

Sabato 27 luglio h 19:30
Chiostro Sant’Anna, Perugia

Crowded bodies

coreografia e conduzione Daniele Ninarello
performer Giulia Amadori, Agave Barone, Daniele Chieppa, Mauro Meneghelli, Anna Rolfi, Davide Uccellari

tecnico di scena Giulia Conforto
organizzazione Monica Maffei
amministrazione Anna Damiani
produzione CodedUomo, Gender Bender | Il Cassero LGBTQIA+ Center
parte di Performing Gender – Dancing In Your Shoes
progetto co-finanziato dal Programma Creative Europe dell’Unione Europea

“La sensazione di essere un individuo solo e separato e solitario è un’allucinazione. Ebbene, quando descriviamo con molta accuratezza un essere umano e ciò che fa, a un certo punto ci accorgiamo che ciò non può essere fatto senza descrivere l’ambiente che lo circonda. Non possiamo dire cosa sta facendo un essere umano senza spiegare anche che cosa sta facendo il mondo attorno a lui.”
Alan Watts

Crowded Bodies è uno spettacolo di danza frutto di un percorso laboratoriale di creazione condivisa tra il coreografo Daniele Ninarello e la comunità bolognese del progetto europeo Performing Gender – Dancing In Your Shoes, progetto sostenuto da Creative Europe di cui Il Cassero LGBTI+ Center è project leader con Gender Bender. La comunità è composta da persone di diverse età, con e senza esperienza di danza. Un live-collage in cui, attraverso il movimento, ogni performer esprime con generosità la propria individualità e la offre al gruppo. I/le performer passano in revisione una moltitudine di posture, che emergono su di sé come una intuizione che nasce dal silenzio, costruendo un bestiario di possibilità posturali da attraversare con le proprie percezioni e in cui riconoscersi. Un’arresa a lasciar fluire nel corpo, personalità assorbite e immagini familiari verso la quali si è richiamati/e e alle quali affidarsi per raccontarsi, per esplorare ed esporre la propria identità, il proprio corpo vulnerabile, che appare come una collezione opaca, disseminata e frammentata ovunque, nella folla. Un’accelerazione collettiva di tutti i battiti presenti, nella folla che ci in-forma, rinunciando a definirsi per confondersi nell’agglomerato di tutte le possibili reincarnazioni. Crowded Bodies si manifesta come una performance intima, con l’intenzione di riflettere sulla possibilità di connettere il proprio io a quello di chi ci sta vicino, mossi dalla fiducia reciproca e dal desiderio di vicinanza, accoglienza, unità, comprensione. In questo modo le storie individuali narrate dai corpi in movimento si fanno patrimonio condiviso e si manifesta agli occhi del pubblico un quadro collettivo di ritratti in divenire.

BIOGRAFIA

Daniele Ninarello si forma alla Rotterdam Dance Academy e danza con coreografi di fama internazionale (Bruno Listopad, Virgilio Sieni e Sidi Larbi Cherkaoui…). Il suo linguaggio coreografico si articola in una costante ricerca di movimento che pone al centro il “corpo vivo” come luogo di mediazione. Dal 2007 presenta le sue creazioni in diversi festival nazionali e internazionali. Nel 2013 fonda l’Associazione CodedUomo per diffondere e promuovere il suo lavoro di ricerca in Italia e all’estero. Kudoku, realizzata insieme al musicista Dan Kinzelman, debutta alla Biennale Danza10 (Venezia), ed è tra i progetti selezionati per AEROWAVES TWENTY17, NID Platform e il Rencontres Chorégraphiques Seine-Saint-Denis Francia. STILL, produzione 2017, vince il Premio Prospettiva Danza 2016. Nel 2019 debutta con PASTORALE, selezionata per l’azione Residance XL della Rete Anticorpi, presso la Lavanderia a Vapore. Durante la pandemia inizia a lavorare a NOBODY NOBODY NOBODY. It’s OK not to be OK., un discorso danzato che indaga le memorie e le tracce lasciate sul corpo dalla cultura del controllo, della violenza e dell’offesa. Il lavoro debutta al MART di Rovereto durante il festival Oriente Occidente 2021. La nuova creazione Healing Together, sostenuta da Étape Danse e all’interno di OnMobilisation, progetto di cooperazione internazionale supportato dal programma Creative Europe della Commissione Europea col sostegno di Lavanderia a Vapore, ha debuttato lo scorso 4 novembre a Lavanderia a vapore.

Sabato 27 luglio h 21:00*
Chiostro Sant’Anna, Perugia

Onde

progetto e coreografia Simona Bertozzi
danza Arianna Brugiolo, Rafael Candela, Valentina Foschi

musica originale eseguita dal vivo Luca Perciballi
disegno luci Rocio Espana Rodriguez
costumi Vicini d’Istanti
organizzazione Miriana Erario
amministrazione Roberto Berti
ufficio stampa e comunicazione Michele Pascarella
foto e video Luca Del Pia

produzione Nexus 2022 in coproduzione con Festival Danza Estate, Operaestate Festival Veneto/CSC
con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna
progetto iniziato in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti performative a Villa Manin 2021, Residenza creative presso: CSC Centro per la scena contemporanea, ALMASTUDIOS Bologna, Artists in ResidenSì Bologna

Affidata all’impeto energetico e all’orizzonte visionario di giovani presenze e corporeità, ONDE prende forma attraverso una pratica performativa, coreografica e musicale che si apre al presente di corpi protesi e fluttuanti tra estasi, guizzi animali e curvature verso l’evanescenza. Ritmo, sforzo, ma anche affondo, evasione, sottrazione.
Il dialogo tra volumi anatomici e sonori moltiplica le prospettive di incontro, confonde le coordinate temporali e, come il propagarsi di onde d’urto, sfuma i contorni delle azioni individuali, tra provenienza e proiezione. Segnare, battere, balbettare, tendere, risegnare, farsi lievi ma anche irruenti, audaci come la falena che va verso la luce anche se può bruciarla. Di The Waves, il celebre play-poem di Virginia Woolf, ONDE incorpora la corrente continua delle immagini e la necessità di rigenerarsi nel ritmo, informando i corpi tra momenti di essere e universalità dei moti percettivi.

*La replica è in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria

Onde
ph. Luca Del Pia
BIOGRAFIA

Simona Bertozzi laureata al DAMS di Bologna approfondisce la sua formazione nella danza tra Italia, Francia, Spagna, Belgio e UK, ed è interprete, tra gli altri, per Tòmas Aragay e Virgilio Sieni. Nel 2008 fonda la Compagnia Simona Bertozzi | Nexus consolidando un percorso autoriale di ricerca e produzione coreografica con diversi gruppi danzatorə e performer professionistə ma anche bambinə, adolescenti, richiedenti asilo e immigratə di seconda generazione. I sui lavori trovano sostegni e ospitalità da parte di importanti soggetti nazionali e internazionali. Nel 2017 è finalista ai Premi UBU come Miglior Spettacolo di Danza con And it burns, burns, burns episodio finale del progetto Prometeo. Nel 2019 vince il Premio Hystrio Corpo a Corpo e il Premio ANCT (Associazione Nazionale Critici di Teatro).

Simona Bertozzi
ph. Lepomme
Umbria Danza Festival Kids 2024

BIGLIETTI

15 Euro Ingresso intero spettacoli serali

10 euro Ingresso ridotto spettacoli serali (under 25/over 60, gruppi da 3 persone in su)

8 euro ingresso unico spettacoli pomeridiani
(Entro le ore 20:00)

8 Euro ingresso Orto Medievale

Per info e prenotazioni: info@dancegallery.it
info | whatsapp +39 338 2345901

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