Spettacoli 25 luglio 2024

Umbria Danza Festival

Giovedì 25 luglio h 17:00
Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia

Danze americane

di e con Fabrizo Favale/Le Supplici

set, costume e art work First Rose
co-prodotto da Festival Danza in Rete – Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, Festival MILANoLTRE, KLm – Kinkaleri / Le Supplici / mk
con il contributo di MIBAC, Regione Emilia-Romagna
con il sostegno di h(abita)t – Rete di Spazi per la Danza
il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDanceXL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche, azione del Network Anticorpi XL

lavoro selezionato alla NID – Platform 2023
ringraziamo Sandra Fuciarelli (tecnica Limón), Roberta Escamilla Garrison (tecnica Cunningham) per il confronto sulle tecniche e metodologie utilizzate

Allontanandosi da assetti puramente spettacolari questo lavoro presenta una serie di sequenze danzate come fossero degli esercizi o un training in cui il danzatore, partendo da alcune tecniche e modalità della danza Moderna e Postmoderna Americana da cui egli stesso proviene, le articola e le proietta verso il futuro in libere e sperimentali possibilità di sviluppo. Fabrizio Favale (attualmente 53 anni) torna a danzare un lavoro coreografico in forma di assolo, lavoro che sceglie di concentrare l’attenzione sulle tecniche (non sulle coreografie) ideate e messe a punto in particolare da Merce Cunningham e José Limón e su alcune modalità della danza di Trisha Brown (che non codificò mai una tecnica specifica). Danze Americane vuole raccogliere e interrogarsi sulle eredità di quelle pratiche, in un’indagine e riscoperta dei contenuti dinamici, qualitativi, compositivi, posturali. Costruendo e decostruendo sequenze, architetture e complessità di articolazione del movimento del corpo, il danzatore attraverso la sperimentazione “in diretta” cerca di volta in volta gli snodi che consentono possibili evoluzioni, suggerimenti, derive. Il lavoro presenta un totale di 7 sequenze, di cui 2 realizzate partendo da modalità Trisha Brown, 4 dalla tecnica Cunningham e 1 dalla tecnica Limón. Ciascuna sequenza viene ripetuta due volte, la prima volta senza musica e la seconda su un brano ogni volta diverso. In seguito il danzatore scompone e ricompone liberamente le sequenze, in un senso di sperimentazione e ricerca di nuovi e inediti movimenti, combinazioni, qualità del movimento. Il numero, le modalità o le tecniche a cui si riferiscono le sequenze sono annunciate al pubblico dal danzatore stesso via via che le esegue. Gli spazi ideali per la presentazione di Danze Americane sono Teatri con palcoscenici disallestiti, in cui tutti gli ingranaggi e le luci sono a vista; spazi industriali, espositivi ecc.

Danze americane
ph. Sara Deidda
BIOGRAFIA

Fabrizio Favale dal 1999 ha creato oltre trenta coreografie ed è invitato da numerosi festival e teatri di altissima rilevanza internazionale come Théâtre National de la Danse Chaillot Paris, Biennale de la Danse de Lyon, La Biennale di Venezia, SIDance Seoul, Varna International Festival e molti altri. Ha ricevuto prestigiosi premi per la coreografia in Spagna, Germania, Italia e Serbia. La sua danza è orientata all’astrazione, tipica delle tecniche americane con cui si è formato. I paesaggi coreografici che disegna nelle sue opere sembrano rimandare di volta in volta a mondi lontani e sconosciuti, in cui la danza si presenta come un orizzonte libero da interpretazioni e classificazioni. Con un approccio mai antropocentrico che guarda con una certa predilezione alle forme dell’esistenza diversa dalla nostra, ha attraversato negli anni territori forse più appartenenti alla botanica, all’etologia, alla meteorologia, alla glaciologia… incrociando talvolta anche territori della fiaba, del mito, della tradizione popolare. Nel 2011, in occasione della presentazione del lavoro “Un ricamo sul nulla” al Gran Teatro dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, riceve la “Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano”. Per il triennio 22-24 Fabrizio Favale è nominato Artista Associato Italiano di MILANoLTRE, Teatro Elfo-Puccini Milano. Nel 2022, in collaborazione con la coreografa Simona Bertozzi, con Sementerie Artistiche di Crevalcore e con il sostegno di Comune di Bologna, crea l’Atelier della Danza – Centro sperimentale per le arti della danza e della coreografia e il Festival Plantings on Pluto (Crevalcore, BO).

Giovedì 25 luglio h 19:00
Sala Sant’Anna, Perugia

Ombelichi Tenui

di Filippo Porro e Simone Zambelli/ C&C Company
con Filippo Porro e Simone Zambelli

scene e costumi Silvia Dezulian
suono Isacco Venturini
luci Gianni Staropoli
consulenza scientifica Cristina Vargas, Marina Sozzi
consulenza drammaturgica Gaia Clotilde Chernetich
produzione AZIONI fuori POSTO
co-produzione Armunia/Festival Inequilibrio, Balletto Civile, C&C Company

con il sostegno di KommTanz_PassoNord, progetto residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni; Lavanderie A Vapore/Centro di Residenza per la danza Vincitore Bando AiR 2021, Artisti in Residenza Lavanderie A Vapore di
Collegno (TO); Spettacolo vincitore Call Supernova 2022 di PergineFestival

Due corpi si preparano per affrontare un viaggio. Si incontrano, si accompagnano, si riconoscono, per poi perdersi l’uno nell’altro, fino a separarsi definitivamente. Un viaggio reale ma anche no, forse un viaggio che non si sposta mai, che resta sempre nello stesso luogo, che accade e non accade, tanto da entrare in un altrove. Un aldilà dove non approdano eroi antichi ma due comparse spaesate intente a dirsi addio in una immaginaria anticamera della morte. Incontro, Scontro, Accompagnamento, Riconoscimento, Abbandono sono le fasi che scandiscono le pratiche fisiche dei due performer e della loro relazione. Dalla camminata alla danza, Ombelichi Tenui è un’orazione senza volume in cui i corpi si trasportano ai confini della loro identità; è la storia di due volti diversi che hanno iniziato ad assomigliarsi; è un rito laico di passaggio per salutare qualcuno o qualcosa che se n’è andato, un’amicizia, un amore o una vita.

Ombelichi Tenui
ph. Giulia Lenzi
BIOGRAFIA

FILIPPO PORRO (Alba, 1992) diplomato alla Scuola Civica Paolo Grassi di Milano, alla scuola Proxima Res di Carmelo Rifici e con il progetto AZIONE, promosso da Sosta Palmizi. Ha lavorato con il coreografo Luca Veggetti, i registi Marco Baliani e Mario Martone, con BallettoCivile, con Alessio Maria Romano e Compagnia Abbondanza/Bertoni.

SIMONE ZAMBELLI (Roma, 1992), diplomato all’Accademia Nazionale di Roma. Ha lavorato conJason Mabana Dance Company, Cie Twain, Zerogrammi, Balletto Civile e Emma Dante.Nel 2017 è selezionato dal Network Anticorpi con Non Ricordo,menzione speciale Premio Equilibrio 2018.

Giovedì 25 luglio h 21:00
Chiostro Sant’Anna, Perugia

First Things

di Michael Getman con Ariel Gelbart

drammaturgia Yael Venezia
sound originale Gal Hochberg
sound design Gal Hochberg, MichaeGetman Light Design: Nadav Barnea
costumi Omri Albo
branding & Social Media Laetitia Boulud

organizzazione e distribuzione Gloria De AngeliIl lavoro è supportato da Derrida Dance Center/ Bulgaria, Pais Lottery Foundation, Suzanne Dellal Center, Ministry of Sport and Culture in Israel, Rabinowitch Foundation, Mifal HaPais Council for the Culture and Arts.

Immaginatelo.

Un mondo in cui non c’è distanza tra esso e la percezione che ne abbiamo.
Come parlarne, allora? Forse siamo rimasti completamente concentrati sulla messa a punto interiore di noi stessi, come si accorda uno strumento per raggiungere la perfezione. First Things si concentra sui diversi aspetti dell’esperienza che il performer fa di se stesso nel mondo. Ogni parte ha inizio da una semplice premessa: un corpo – un punto nello spazio, un corpo – un battito, un corpo – una parola. Gradualmente, un accumulo di compiti sfida l’interprete a rimanere aggrappato alla struttura esistente, creando alla fine una frattura nel tessuto della coreografia e rivelando un nuovo orizzonte emotivo e viscerale. First Things sbircia tra ciò che viene detto e ciò che viene detto tra le righe, mattone dopo mattone, un tentativo personale di toccare l’umano. Una trappola visibile.

First Things
ph. Paolo Porto
BIOGRAFIA

Michael Getman è coreografo e danzatore nato in Israele da genitori di origini russe/ebree. Ha iniziato la sua formazione in un piccolo salotto con la nonna e alla Scuola di danza Bat Dor, diretta dalla signora Jennette Ordman. Durante la sua carriera di danzatore professionista ha lavorato principalmente con la Batsheva Dance Company (Ohad Naharin) e con il Ballet Freiburg Pretty Ugly (Amanda K Miller), dove ha iniziato a realizzare le sue creazioni. I suoi lavori sono stati presentati in vari festival e teatri in tutto il mondo. Lavora occasionalmente nel campo del teatro e dell’etnografia, favorendo attraverso l’espressione artistica lo scambio tra diverse realtà e culture. Tiene inoltre seminari e workshop per corsi di laurea e master in importanti istituzioni e corsi di alta formazione professionale per la danza in Israele e all’estero. Ha conseguito un master presso l’Università di Huddersfield in Inghilterra, presentando una tesi sull’uso di parole, idee e gesti nella pratica coreografica contemporanea.

Michael Getman

A seguire

Winter Forest

coreografia Fabrizio Favale/ Le Supplici
danzatori Daniele Bianco, Po-Nien Wang

set, costume e art work First Rose
suoni registrati negli zoo di diversi paesi nel mondo Fabrizio Favale
co-prodotto da Festival Danza in Rete – Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, KLm – Kinkaleri / Le Supplici / mk
con il contributo di MIBAC, Regione Emilia-Romagna
con il sostegno di h(abita)t – Rete di Spazi per la Danza / Sementerie Artistiche, Crevalcore

Una danza inclassificabile fatta dell’intreccio fra un’elevata complessità tecnica e movimenti sconosciuti, ottenuti immaginando creature non esistenti. La coreografia è costruita in senso non lineare con un’idea di casualità ciclica in cui gli elementi danzati, pur variando, tornano e ritornano apparentemente senza un motivo tangibile, come accade con i temporali e le tempeste.

*La replica è in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria

Winter Forest
ph. Fabio Mattiolo
BIOGRAFIA

Fabrizio Favale dal 1999 ha creato oltre trenta coreografie ed è invitato da numerosi festival e teatri di altissima rilevanza internazionale come Théâtre National de la Danse Chaillot Paris, Biennale de la Danse de Lyon, La Biennale di Venezia, SIDance Seoul, Varna International Festival e molti altri. Ha ricevuto prestigiosi premi per la coreografia in Spagna, Germania, Italia e Serbia. La sua danza è orientata all’astrazione, tipica delle tecniche americane con cui si è formato. I paesaggi coreografici che disegna nelle sue opere sembrano rimandare di volta in volta a mondi lontani e sconosciuti, in cui la danza si presenta come un orizzonte libero da interpretazioni e classificazioni. Con un approccio mai antropocentrico che guarda con una certa predilezione alle forme dell’esistenza diversa dalla nostra, ha attraversato negli anni territori forse più appartenenti alla botanica, all’etologia, alla meteorologia, alla glaciologia… incrociando talvolta anche territori della fiaba, del mito, della tradizione popolare. Nel 2011, in occasione della presentazione del lavoro “Un ricamo sul nulla” al Gran Teatro dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, riceve la “Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano”. Per il triennio 22-24 Fabrizio Favale è nominato Artista Associato Italiano di MILANoLTRE, Teatro Elfo-Puccini Milano. Nel 2022, in collaborazione con la coreografa Simona Bertozzi, con Sementerie Artistiche di Crevalcore e con il sostegno di Comune di Bologna, crea l’Atelier della Danza – Centro sperimentale per le arti della danza e della coreografia e il Festival Plantings on Pluto (Crevalcore, BO).

Umbria Danza Festival Kids 2024

BIGLIETTI

15 Euro Ingresso intero spettacoli serali

10 euro Ingresso ridotto spettacoli serali (under 25/over 60, gruppi da 3 persone in su)

8 euro ingresso unico spettacoli pomeridiani
(Entro le ore 20:00)

8 Euro ingresso Orto Medievale

Per info e prenotazioni: info@dancegallery.it
info | whatsapp +39 338 2345901

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